Mindful living: la mia visione di vita consapevole

Mindful living: la mia visione di vita consapevole

Introduzione 

Fin da quando ero al liceo, ho sviluppato un forte interesse per quelle che erano le neuroscienze e le sue applicazioni nei più svariati ambiti. 

Chi è di Verona, forse si ricorda che per qualche anno consecutivo è stata organizzata una manifestazione culturale chiamata “infinitaMente”. 

Una di quelle conferenze, è stata per me un’illuminazione: il tema riguardava i neuroni specchio, in particolare modo nei neonati ed era apparentemente molto lontano dal mio vissuto ma qualcosa ha fatto clic dentro di me e mi ha aperto un varco in quella che oggi io definisco la “relazione tra il dentro e il fuori”. 

Da quel momento mi sono appassionata di libri di psicologia, Daniel Goleman e l’intelligenza emotiva hanno segnato una pietra miliare nel mio percorso di crescita, tanto da volerlo includere nella bibliografia della mia tesi di Laurea. 

Ho pensato svariate volte ad iscrivermi a psicologia ma per il momento mi limito ad approfondimenti e letture personali di svariato genere, che piano piano condividerò anche qui. 

Cosa intendo per “mindful” living? 

Veniamo però al dunque. 

No, non sto a meditare tutto il giorno, né sono un eremita sulla cima di una montagna. 

Questa passione per le neuroscienze, mi ha portato a sviluppare un interesse particolare per capire come funziona il nostro cervello, come reagiamo agli stimoli e come possiamo affrontare al meglio la vita. 

Da un punto di vista pratico, mi sono avvicinata allo yoga e nonostante abbia avuto qualche momento di pausa dalla pratica, sono poi sempre tornata perché ho capito che è una di quelle cose che mi fa stare bene nel corpo e nella mente. 

Quando vi parlo e vi parlerò di “Mindful” qui sul blog, lo farò con questa accezione: una vita a cui decidiamo di fare caso, di prestare attenzione, di comprendere e migliorare. 

Mi sono ritrovata a volte addosso la sensazione di vivere in automatico, di essere travolta da una serie di eventi e di non averne il completo controllo. Ogni volta, la soluzione è stata fermarsi, respirare, circondarsi delle persone giuste e riprendere il cammino. 

Dentro e fuori

Mindful per me vuol dire sempre di più capire il mio “dentro”, analizzare quello che sto affrontando, come sto reagendo, cosa posso fare per star bene. C’è sempre un passaggio da dentro a fuori, perché abbiamo bisogno di azioni positive, di un linguaggio gentile, verso gli altri ma soprattutto nei confronti di noi stessi. Proprio quando ho intrapreso questa esplorazione tra dentro e fuori, ho compreso che essere sostenibili non potesse essere che la via da percorrere. E da qui poi il tutto ha iniziato ad espandersi: prima i cosmetici, poi un’alimentazione meno industrializzata e a seguire la moda sostenibile e lo zerowaste. Insomma, un percorso.

Mindful non è solo mindfulness

Quando scrivo mindful, intendo un approccio molto ampio alla Consapevolezza, non solo a pratiche di mindfulness ( ma parleremo anche di quelle).

Approccio consapevole per me significa prestare attenzione alle proprie abitudini, ai prodotti che acquistiamo, a cosa facciamo durante il nostro tempo libero.

Le pratiche di mindfulness sono molto più specifiche, sono dei trading da fare per allenare la nostra mente, così come la meditazione o la pratica di yoga nidra.

Cosa vuol dire per te “mindful living”? Hai intrapreso anche tu un percorso di consapevolezza?

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